top of page
  • Immagine del redattorePAZ_psicologiainazione

La ritirata

Cosa è successo durante il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del 15/04/2019?


Partiamo da qualche giorno prima:

Attraverso canali informali quali i social network, nei giorni precedenti questa riunione circolano messaggi di dimissioni da parte di Presidente, Vice Presidente e Tesoriere dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Questa discutibile modalità di mettere in circolo notizie così importanti in maniera non ufficiale, trattandosi di un ente pubblico che si occupa (o dovrebbe occuparsi) di politica professionale, crea sorpresa e preoccupazione tra gli iscritti.

Il 10 aprile arriva una comunicazione ufficiale del Presidente che chiarisce la dimissione delle cariche da parte sua e del Tesoriere. Il Vice Presidente? Non viene nominato e non viene fornita nessuna notizia ufficiale!

Il 12 aprile arriva una seconda comunicazione formale da parte del resto dei Consiglieri (cioè tutti quelli non appartenenti ad Altra Psicologia) in cui si prende atto ufficialmente delle dimissioni di Presidente, Vice Presidente e Tesoriere anticipando che verranno richieste la sfiducia di Presidente e Vice Presidente a causa di gravi fatti accaduti e di un clima di conclamata conflittualità.

Le spiegazioni vengono quindi rimandate alla seduta del Consiglio di lunedì 15 aprile, alla quale partecipiamo.

Fin da subito però, ci troviamo ad assistere ad una situazione paradossale: nel Consiglio sono assenti tutti i consiglieri di AP ad eccezione del Segretario (Giovanna Verde).

Quindi chi si dimette non è presente per dare spiegazioni e il resto del Consiglio si ritrova a chiedere la sfiducia a dei fantasmi!

Il Consiglio si apre dopo un iniziale momento di sgomento visto il particolare assetto, con la lettura da parte del Segretario di un comunicato che motiva le proprie dimissioni e la presa di distanza dal Direttivo.

In breve, alcuni passaggi:

“Con l’istanza di sfiducia al Presidente e Vicepresidente, presentata da 8 Consiglieri, le successive dimissioni dalla carica del Presidente Lombardo, del Tesoriere Parpaglione e le dimissioni dal Consiglio del Vicepresidente Graziato, non intravedo più la possibilità di sostenere l'incarico che il Consiglio dell'Ordine mi ha affidato 5 anni fa...”

“...Mi è sembrata scelta discutibile sia l’aver richiesto le dimissioni da parte degli 8 Consiglieri che l’averle anticipate da parte dei dimissionari, in un momento in cui è necessario proseguire con attività indispensabili per l’Ente, come l’approvazione del Bilancio Consuntivo. Si poteva rimandare al Consiglio successivo, dando priorità alla stabilità...”

“...Inoltre sono molto dispiaciuta dell’assenza questa sera di alcuni Consiglieri in carica, soprattutto del Presidente e del Tesoriere che hanno redatto e firmato tale bilancio, ma che non voteranno la sua approvazione...”

Riassumendo, quindi, il Segretario Giovanna Verde ha ritenuto insostenibile proseguire l’incarico dato che il resto del direttivo si è dimesso e porta al gruppo degli 8 consiglieri la critica di aver voluto far cadere il direttivo a pochi mesi dalla fine del mandato.

A seguire la Consigliera Enrica Locati legge un comunicato che motiva la richiesta di dimissioni da parte del gruppo degli 8 consiglieri riuniti.

Alcuni estratti:

“...La fotografia attuale è quella di un Ordine degli Psicologi del Piemonte retto da un gruppo esecutivo che governa tra veti incrociati, accuse gravissime e minacce di ritorsioni legali...”

“...Si è purtroppo appreso, a posteriori, che invece AltraPsicologia dirigeva le decisioni dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte dietro le quinte, imponendo scelte ed obiettivi al nostro esecutivo.

“...Fin dall'inizio del mandato, la maggioranza ha completamente esautorato il Consiglio di qualsiasi funzione, non soltanto evitando di fornire informazioni ma anche rendendo impossibile qualsiasi pratica di confronto democratico tra vedute diverse. Solo le recenti dichiarazioni fornite dal Vice Presidente sul funzionamento di Altra Psicologia hanno rivelato le vere procedure alla base dell'andamento del Consiglio piemontese, come di tutti gli altri consigli regionali a maggioranza AP...”

“...Nulla di tutto ciò è mai emerso, fino ad ora, in Consiglio...”

“...A fronte di questi fatti e del clima di accuse e squalifiche vicendevoli, a tutela dell’onorabilità del Nostro Ordine e della nostra categoria professionale, riteniamo di dover procedere con una votazione di sfiducia nei confronti di Presidente e Vicepresidente...”

In risposta alla critica sulle tempistiche e sulla volontà di scalzare la maggioranza che ormai aveva perso la sua posizione, viene chiarito che è da maggio 2018 (mese in cui si è provveduto a sostituire la consigliera dimissionaria appartenente ad AP) che il gruppo di AP che deteneva la maggioranza poteva essere scalzato dal restante Consiglio, ma questa non è mai stata l’intenzione degli altri Consiglieri.

L'obiettivo non era quindi quello del ribaltone politico, ma l'incapacità di Presidente e Vice Presidente di gestire il loro conflitto, condito di accuse molto pesanti avvenute sia sui social network - magra figura per tutta la categoria - ma soprattutto durante sedute ufficiali del Consiglio, ha portato il resto dei consiglieri a fare una scelta obbligata in tutela della dignità della professione e del funzionamento istituzionale.l

Il Consiglio si conclude con la rassicurazione da parte degli otto Consiglieri presenti di avere l’intenzione di portare avanti i lavori dell’Ordine e tutte le incombenze amministrative per non ledere la categoria professionale. A dimostrazione di tale intenzione il Consiglio vota all’unanimità il bilancio consuntivo e tutte le delibere poste all’ordine del giorno.



425 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page